40 special: buon compleanno Cesare Cremonini
Cesare Cremonini e i suoi…40 special! Buon compleanno a uno dei cantautori italiani più amati.
Chissà chi mai avrebbe scommesso su un ragazzetto un po’ smorfioso e stravagante coi capelli ossigenati e con quell’aria da finto figaccione accerchiato dai suo amichetti…i lunapop! Sul successo del momento non ci furono dubbi, perché l’esplosione di Squerez fu troppo prepotente per lasciare indifferente il pubblico giovane di allora, che in quei “bolognesi” si identificava, sguazzando nella loro musica.
Con le ali sotto i piedi
Io negli anni duemila iniziavo le superiori e li ricordo bene i testi copiati sulla Smemoranda e le liti con mia madre “Abbassa la radio” mentre in camera pompava quel “Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto i piedi“. E Cesare le ali sotto i nostri piedi ce le ha messe davvero. Ci ha trascinato nel tempo in un mondo diverso, ci hai fatto vedere il panorama da altri punti di vista. Il suo percorso di crescita, mutamento, è stato un po’ anche il nostro, che con lui, a nostra volta, siamo cresciuti, mutati.
Il gruppo che si è sciolto, il silenzio, qualche canzone che sembrava troppo introspettiva e di difficile appeal, passo dopo passo, verso un percorso che ha condotto il cantante bolognese, così innamorato della sua terra anche e soprattutto in un periodo difficile come questo, alla costruzione di un uomo migliore, oggi amato e capito da tutti.
Io ho visto due concerti di Cesare Cremonini e quello di due anni fa a San Siro fu una perla di rara bellezza (che mi fece anche perdere la semifinale di un torneo tra le altre cose, per dirla tutta). Una delle cose che mi stupì di più fu avere accanto persone di altre generazioni rispetto alla mia e che non solo cantavano a squarciagola ma si abbracciavano, si commuovevano, come se quella musica fosse la colonna sonora delle loro storie d’amore o della loro vita. Non faccio fatica a credere che sia davvero così.
Cesare Cremonini: 40 special d’altri tempi
Leggendo un bellissimo pezzo da “Il fatto quotidiano” trovo spunti che collegano la mia mente ad un sacco di ricordi e di parole rimaste talvolta in sospeso, ponte immaginario tra un pensiero e l’altro, tra un vissuto e l’altro. “Se uno solo di loro, anche il più ignaro fra chi è venuto stasera fino a qui, non sarà cambiato di una virgola grazie a noi, saremo dei falliti“. Ecco, bingo. Questo è esattamente quello che penso tutte le volte che torno a casa da un concerto. Per quello li adoro, perché mi smuovono qualcosa dentro.
Il 2020 sarebbe dovuto essere l’anno delle celebrazioni di un ventennio che mette un punto. “Per quanto riguarda il tour, non è questo il tempo degli egocentrismi. Sarò felice di fare ciò che verrà deciso. Aiuterò la mia città a ritrovarsi“. Voltarsi indietro per non avere rimpianti, guardare al futuro per accaparrarsi manciate di fiducia, speranza, affidandosi alla bellezza di chi ha ancora il coraggio di credere nei sogni.
In fondo domani sarà un giorno migliore, vedrai…
Happy birthday Cesare Cremonini!
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E così, dopo la classifica su Mina, ecco Seven songs: le sette canzoni di Cesare Cremonini che la Mary Seven ama di più per un motivo o per un altro (in ordine casuale)
- Niente di più – “Quello che volevo, come sempre non c’è, solo un po’ d’amore che diventa polvere, che almeno fosse stata magica, la buttavo su di te, e invece in mano ho una lettera, due rose, e una canzone ancora da scrivere“
- Vieni a vedere perchè – “Capirai che il cielo è bello perché, in fondo fa da tetto a un mondo pieno di paure e lacrime, e piangerai, oh altroché! Ma dopo un po’ la vita ti sembrerà più facile, e così fragile, ricomincerai”
- Marmellata #25 – “Oh, da quando Senna non corre più, ah, da quando Baggio non gioca più! Oh no, no! Da quando mi hai lasciato pure tu, non è più domenica”
- Greygoose – “Tornando a casa stasera ho capito che cercandomi nel buio pensavo ancora a te, nella luce dei lampioni ti ho rivisto ancora, l’amore non viene mai una volta sola…La notte è già finita”
- Poetica – “Questa sera sei bellissima, se lo sai che non è finita abbracciami, anche se penserai che non è poetica, questa vita ci ha sorriso e lo sai…anche quando poi saremo stanchi troveremo il modo”
- Nessuno vuole essere Robin – “Ti sei accorta anche tu, che siamo tutti più soli? Tutti col numero dieci sulla schiena, e poi sbagliamo i rigori. Ti sei accorta anche tu, che in questo mondo di eroi, nessuno vuole essere Robin”
- Il comico – “Non so dirti una parola, non ho niente di speciale, ma se ridi poi vuol dire che una cosa la so fare…e l’occhio ride ma ti piange il cuore…sei così bella ma vorresti morire”
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