E se vi proponessi un Chiavari Tour? Se vi dicessi che ne vale la pena? Vi fidereste?

Il mio lavoro è anche questo, per fortuna, e non vi nego che è uno degli aspetti che mi piace di più: valigia in mano e destinazioni “piccole” ma sorprendenti. Quando segui un evento nella maggior parte dei casi è sempre un “toccata e fuga”, un giorno, due, tre al massimo e riuscire a ritagliarsi del tempo per vedere qualcosa che i tuoi occhi non hanno mai visto non è semplice.

Ma a me piace riuscire sempre in tutto, anche in questo. Non nascondo che talvolta la bellezza di girovagare in compagnia, magari con una collega, offre stimoli maggiori ed opportunità diverse, ma passeggiare con se stesse, scegliere le mete e fare un po’ #tuttoquellochemipassaperlatesta (che resta di gran lunga uno dei miei hashtag preferiti) ha un enorme fascino.

E così sabato e domenica a Chiavari, in occasione della finale di Supercoppa Italiana di calcio femminile, sono valsi scorci di una cittadina ligure di circa 27 mila abitanti che, covid a parte, ha avuto il suo peso specifico e che è stata la mia prima boccata d’ossigeno in questo inizio 2021.

Chiavari tour, ecco cosa vedere

In ordine assolutamente sparso ecco cosa fare, cosa vedere, a Chiavari.

  1. Passeggiata lungomare (Corso Valparaiso): da non perdere. Il mare ha il suo fascino anche d’inverno e questo lungo waterfront comincia dal porto turistico per arrivare fino alla suggestiva piazzetta dei pescatori.   Bella, bella davvero. Attrezzata (ci sono una serie di piccole spiaggette, anche per disabili ed una serie di strutture ricettive quali bar, ristoranti…) ma soprattutto un panorama spettacolare.
  2. Carruggio dritto. È il centro storico di Chiavari fatto di via Martiri della Liberazione, portici neri e tanti negozi. Qui c’è sempre qualcuno con cui condividere due passi e qualche storiella tipica. Piazza Fenice, Piazza Roma e Piazza Mazzini sono le piazzette adiacenti dove è facile trovare mercatini, uno su tutti, quello ortofrutticolo. Io ci ho trovato anche una pista da pattinaggio sia per grandi che per piccini.
  3. Cattedrale Nostra Signora dell’Orto. Uscendo dal viale della stazione è lì che ti aspetta, nell’omonima piazza, ed è troppo grande per non essere notata, maestosa oserei dire. Fu progettata dall’architetto modenese Luigi Poletti nel 1836 ispirandosi al Pantheon di Roma (sarà per questo che è così grande?) Nel 1938 è stata ultimata la facciata inserendo 5 riquadri marmorei a basso rilievo, raffiguranti la vita della Vergine. All’interno della Cattedrale sono presenti numerose opere d’arte, in questo periodo ecco anche un carinissimo presepe.
  4. Chiesa di San Giovanni Battista. Situata nel bel mezzo del centro storico di Chiavari, la Chiesa non vanta facciate esterne particolarmente ammirevoli, ma vanta un soffitto ricco di affreschi ed una serie di dipinti sulle pareti perimetrali.
  5. Chiesa di San Giacomo Rupinaro. Si trova all’estremità del centro storico ma non si differenzia molto da San Giovanni Battista, pulita fuori, ricca di affreschi dentro.
  6. Santuario Nostra Signore delle Grazie e Santuario della Madonna dell’Olivo. Io non ho fatto in tempo a vederle ma ho letto che anche queste offrono una spettacolo interno ma ancor di più uno spettacolo esterno ovvero la vista mozzafiato frutta di una posizione di rilievo (la prima si trova lungo la salita della via Aurelia, la seconda sulla sommità della collina Bacezza). Ecco un motivo per tornare a Chiavari
  7. Sentiero 5 Torri di Leivi. Un percorso panoramico che parte dalla stazione della ferrovia, attraversa il centro storico della città e prosegue lungo le colline che sovrastano Chiavari; il percorso è un po’ lungo, dura 4 15′ ore ma relativamente facile, con soli 400 metri di dislivello; durante la passeggiata si potranno ammirare 5 Chiese, quelle di Leivi, S. Bartolomeo, S. Stefano, S. Lorenzo e Maxena. Altro motivo per tornare a Chiavari (non sono pigra, ma non avevo 4 ore libere soprattutto con quel freddino😬)
  8. La focaccia. Sono stata ampiamente redarguita da chi proviene da Recco sostenendo che se si chiama “Focaccia di Recco” un motivo ci sarà, però garantisco che anche quella di Chiavari non scherza. Io mi sono servita dal Panificio Piombo e devo dire che sì, ne è valsa la pena.
  9. Il B&B Archi di Borgolungo. Top. L’ideale per ogni tipo di vacanza. Semplice ma accogliente, Paola è di una gentilezza indiscussa e la posizione è praticamente perfetta.
  10. Dulcis in fundo: lo stadio comunale di Chiavari dove disputa le sue partite l’Entella. Un gioiellino.

 

Chiavari tour, qualche scatto qua e là

 

I giorni indimenticabili nella vita d’un uomo sono cinque – sei in tutto, gli altri fanno solo volume. Cit.

Dodici lunghi anni dopo gli stessi brividi, la stessa pelle d’oca, la stessa incredulità nel vedere queste immagini, nel sentire quel Campioni del Mondo che si ripete per quattro volte, con un eco che in realtà ancora oggi si ripercuote nei miei e nei nostri pensieri…un sogno, anzi il sogno più bello è ancora lì, proprio mentre accendi la tv e non ritrovi né l’azzurro né il tricolore che sventola in alto…
Armarsi di pazienza e di speranza, ecco la ricetta per la sopravvivenza, nell’attesa che tutto torni al proprio posto ricordando che nel repertorio delle frasi fatte (ma vere) bisogna saper pescare anche quel

Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo trova sempre la forza di rialzarsi“.

Dalla faccia nel fango, agli occhi puntati verso il cielo: indossiamo la divisa degli eroi e torniamo a lottare, uniti ce la faremo.

 

Una canzone d’improvviso alla radio che non lascia scampo e riporta alla visione di ciò che è successo solo sette giorni fa…le foto, le parole, le emozioni fanno tutto il resto, fanno ancora tantissimo. Un omaggio incredibile per colui che la domenica e non solo ha saputo omaggiare me e milioni di appassionati di una classe che difficilmente avrà eguali: signore e signori, Andrea Pirlo.

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Nelle foto di David Franciamore la sfida playoff di prima categoria tra Gorla Maggiore ed Arsaghese.
A trionfare per 2 a 0 sono stati i grigiorossi che domenica prossima nella finale del girone se la vedranno con il Tradate.
Riviviamo insieme in questi scatti i novanta minuti di questa calda domenica.

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Nelle foto di David Franciamore, la finale di ritorno di Len Euro Cup disputatasi a Busto Arsizio alle Piscine Manara il 18 aprile 2018. Protagonista la BPM Sport Management sconfitta 8 a 5 da Budapest.

Poco meno di un anno fa, il 14 maggio 2017, in prima categoria, dopo un’annata estenuante, a trionfare ai playoff del girone A fu la Belfortese che con un poker esagerato nella finalissima stese il Fagnano.
Nelle foto di David Franciamore, riviamo quegli incredibili ed emozionanti 90 minuti.