Esiste amore più puro di quello per la propria mamma?
Le origini risalgono a quando le popolazioni politeiste dedicavano un giorno all’anno ad ogni dea legata alla terra, celebrandola ad esempio per la ritrovata fertilità. Per i greci era la Dea Rea, rea appunto di essere la madre di tutti dei, per i romani era la Dea Cibele, simbolo della Natura e di tutte le madri. Nel tempo assunse poi significati diversi ed evoluzioni: in Inghilterra di festeggiava il “Mothering Sunday” ovvero quando, nella quarta domenica di quaresima, era concesso a tutti i giovani lontani da casa per motivi di lavoro, per fare i servi altrove e quindi, banalmente, per guadagnarsi da vivere, tornare in famiglia. Diversa la concezione di “mother’s day” americana: si iniziò a commemorare questo giorno legandolo al discorso del suffragio alle donne e a discorsi pacifisti, perchè ogni madre era simbolo di pace. In Italia ci penso un sacerdote, ovvero Don Otello Migliosi nel 1957, a celebrare la festa della mamma durante le sue messe nella chiesa di Assisi, dando perciò ufficialità all’iniziativa dell’anno precedente ideata dal sindaco di Bordighera Raul Zaccari. Nell’epoca più recente la Festa della Mamma trovò spazio su tutti i calendari nel giorno 8 di maggio, poi per convenzione fu spostata alla seconda domenica di maggio.
Oggi rileggendo le origini di questa festa mi rendo conto che tutto trova forma in te: tu sei la terra, la fertilità, la natura, la famiglia e l’unione, tu sei i diritti di donna e la pace. Tu sei maggio che è il mese dell’amore, ed anche il mese in cui mi hai dato alla luce, tu sei il trait d’union di una matta famiglia, sei nonna innamorata tutta da prendere in giro, sei colei che mi lascia le scaloppine pronte quando esce perché “non si sa mai” e quella che si commuove se io mi commuovo. Tu conosci tutti i giocatori della Juve perchè ti faccio “una testa così”, ed ami i mercoledì di Champions perché si sta insieme, poco importa se poi arriva o non arriva un rigore che mi cambia la serata, importa però se cambia il mio umore. Tu mi guardi e sai e non chiedi, o se chiedi pur conoscendo la risposta, tu sei, come dico sempre, il mio orizzonte e il mio porto sicuro. Ma più di tutto sei colei che ha tatuato i valori che contano nel mio animo risoluto, lindo e a te devoto. Tu che mi hai insegnato ad amare le cose semplici, sei la cosa più semplice che io abbia mai visto e forse è proprio per questo che ti amo. Infinitamente.
Buona festa della Mamma a tutte coloro che hanno avuto il coraggio di esserlo, a tutte coloro che avrebbero il coraggio di esserlo ma che non lo saranno mai, o forse lo saranno comunque, a chi nasconde un segreto dentro di sé, a chi costruire il cuore di un figlio e cullarlo tra le proprie mani difendendolo da ogni tempesta, amandolo incondizionatamente. E a auguri a te, mia dolce mammina.
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