Juventus Women? No, Juventus wonder woman: Campionesse d’Italia!
Giuro che troverò il tempo per raccontarvi il milione e mezzo di emozioni di questo weekend, emozioni che tra l’altro domani potrebbero triplicare, ma lasciatemi spendere due parole per queste ragazze che hanno contribuito alla grande a tingere l’Italia di bianco e nero.
La Juventus Women non resiste alla tentazione di “copiare” i maschietti e al primo anno in assoluto in serie A si laurea Campione d’Italia.
Al Silvio Pioli di Novara è andato in scena lo spareggio contro le leonesse del Brescia giunte prime in classifica al pari proprio delle bianconere; e così ci sono voluti novanta minuti ulteriori per capire chi fosse la più forte di questa stagione. Ma siccome novanta minuti, dopo le 22 giornate messe in saccoccia, sembravano pochi, ecco che si è arrivati a 120, e siccome anche 120 sembrava non fossero abbastanza, ecco i calci di rigore, ad oltranza oltretutto. Primo e secondo tempo congedano le due squadre con uno 0 a 0 in cui, però, è la Juve a mostrarsi più propositiva, Juve che tra l’altro colpisce un palo ed una traversa con Bonansea. Nei supplementari la stanchezza la fa da padrona, le ragazze di mister Guarino rischiano solo con qualche calcio da fermo, ma non riescono più a trovare il guizzo che le consacrerebbe, rimandando così la consacrazione ai calci di rigore. Qui si presenta sul dischetto bomber Bonansea, conclusione parata da Ceasar. Inizio in salita, dunque, per la squadra di Torino, che però non sbaglia più: Rosucci, Gama, Galli, Cernoia e Boattin vanno tutte a segno, Brescia invece, nonostante le reti di Girelli, Giugliano, Sikora, Sabatino, vede i suoi sogni di gloria infrangersi con i tiri dagli undici metri di Daleszczyk (ottima parata di Giuliani) e Di Criscio, che spara alto il rigore decisivo.
Si scatena la festa sulle tribune ed in campo, la Juventus si prende lo scudetto 2017/18.
“Siamo la prima società che al primissimo campionato di serie A riesce a vincere lo scudetto…siamo nella storia!” afferma felicissima Sara Gama, capitano bianconero e della Nazionale. E come darle torto. E’ successo proprio così, la Juventus come altre società in passato, ci ha creduto, ci ha scommesso ed ha vinto. Tanto è difficile chiederle di più, quanto è facile però sperare che tutto ciò continui a muoversi, in una sola direzione, per emergere.
Il Calcio è anche donna, il calcio è di chi lo ama. Non apriamo parentesi questa sera sull’organizzazione, sulla premiazione, sulla gestione mediatica dell’evento, e bla bla bla, ci sarà tempo per ogni cosa, teniamoci negli occhi lo show di 22 e passa ragazze che hanno dimostrato una passione ineguagliabile. Però mentre loro continueranno a correre dietro ad un pallone, cara Italia del calcio, cara Figc che proprio pochi giorni fa ti sei svegliata dal tuo torpore accorgendoti che esistono anche donne calciatrici, inizia a correre va che siamo indietro anni luce e che magari, dopo stasera, qualcosa in più l’hai capito, quantomeno ciò che ti sei persa fino ad oggi.
Per il resto…fino alla fine forza Juventus! Onore a voi.
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