Quarantena adios: 47 cose imparate (e non) da #iorestoacasa
Adios quarantena, o almeno così si spera.
Il peggio di questa pandemia sembra ormai alle spalle (nella speranza che tutto fili liscio e non ci siano nuove ricadute) ed oggi, 18 maggio, dovrebbe corrispondere ad una nuova pagina di questo capitolo del libro.
Vietato abbassare la guardia è il mantra da ripetere ogni singola ora di ogni singolo giorno da qui a non so nemmeno io quando, ma guardarsi indietro, analizzare un po’ più dettagliatamente questi mesi, potrebbe servire a tornare a ridere e sorridere. Ridere e sorridere, come pastiglie di vitamina C da inghiottire dopo i pasti per un po’ di energia “supreme” con cui affrontare la stagione che verrà.
E allora, a proposito di sorridere, ma soprattutto di ridere, ecco le quarantasette cose che ho / non ho imparato dalla quarantena – time, dal “Io resto a casa”.
- Ho imparato a fare la pasta frolla. E pure il pan di Spagna. Erano due miei nemici giurati che non si facevano modellare e cucinare dalle mie manine nemmeno sotto tortura. E niente, a sto giro abbiamo fatto pace
- Non ho imparato a fare la ceretta da sola, no quello no. Quindi urge estetista. Lo dico subito nel caso in cui vi sognaste di invitarmi in un posto qualsiasi con dresscode pantaloncini. Ad oggi ammetto che sarebbe complicato dire di sì
- Ho imparato ad avere voglia di fare gli squat. Poi che la forma fisica sia andata solo peggiorando, inimmaginabile da pensare fra le altre cose, è un altro discorso
- Ho imparato ad usare zoom. Mezzo di sopravvivenza necessario di sti periodi.
- Non ho imparato ad amare zoom. Continua a non piacermi, anzi mi fa proprio schifo, sapevatelo
- Non ho imparato ad andare a letto presto. Figurati proprio
- Ho imparato a sentire la mancanza solo delle poche, pochissime persone che contano davvero
- Ho imparato a non commuovermi nelle videochiamate con i miei nipoti. E questo è un grande traguardo
- Ho imparato a non guardare più le tue storie Instagram. Anche questo è un grande traguardo
- Non ho imparato a guardare serie tv. E direi che se non ho imparato in questo periodo non imparerò più
- Non ho imparato a trattenere gli insulti con quegli sboccati dei miei amici fantacalciani ogni qualvolta postino una foto di Diletta Leotta. Grazie al cielo si sono trattenuti
- Ho imparato a lavare le mani settemila volte al giorno
- Ho imparato a cercare altre sfaccettature del mio lavoro e ad amarle, tutte
- Ho imparato a giocare a bocce anche se non sono ancora riuscita a vincere una gara. Dettagli
- Ho imparato cosa sono i congiunti
- Ho imparato ad essere felice di non avere un congiunto stabile (no, cazzata, lo sapevo già)
- Non ho imparato ad essere ordinata. Per la gioia di mia madre
- Ho imparato ad essere una top player nel fare la spesa, e penso anche di aver collezionato qualche Guinnes World Record
- Ho imparato a far ridere tutto il supermercato, commesse annesse e ho pure strappato applausi quando ho velatamente (ma non troppo) insultato una signora che era uscita di casa tre giorni consecutivi a caccia delle uova. Anche se le mie note vicende al supermercato sono un aspetto di vita quotidiana
- Non ho imparato a non dire “Magari” ogni qualvolta la D’Urso appaia in tv affermando “Live – Non è la D’Urso”….magariiiiiiiiiiiii
- Non ho imparato a sentire la mancanza del calcio, nel senso che ci ho convissuto nonostante facesse male. Ma male male
- Ho imparato che su Premium Cinema & co fanno un film decente ogni 9 giorni. E per la maggior parte delle volte lo piazzano alle quattro del pomeriggio. E per la maggior parte delle volte finivo per scoprirlo a mezzanotte quando cercavo disperatamente pellicole commestibili che mi accompagnassero verso la fase rem
- A seguito del punto precedente, ho imparato a non incazzarmi più con la tv italiana, che trasmette robe indecenti, se non fosse che ho capito che non sono proprio portata per seguire film, serie tv e chi più ne ha più ne metta…ma….
- ma…ho imparato a guardare A star is Born. Ok ho finito di guardarlo ieri sera per dirla tutta. Ma l’ho visto. Tutto per di più. Alleluja, le mie amiche non potranno più discriminarmi
- Ho imparato a mettere like ad ogni post di Edoardo Leo. Che ve devo di’…me fa sangue
- Ho imparato che la mascherina non è poi così malaccio, soprattutto per certe facce, soprattutto per la mia e che potrebbe essere la volta buona che con la mascherina si rimorchi post quarantena
- Non ho imparato a non cantare sotto la doccia, per la gioia dei vicini, ma…
- …ma ho imparato a non cantare sul balcone. Solamente perché non ho il balcone
- Ho imparato a disdire un servizio della Vodafone dopo mesi e mesi di tentativi falliti
- Ho imparato che il livello di disperazione degli uomini sia direttamente proporzionale all’incremento dei miei nuovi follower su instagram e che questo non può essere solo un segno del destino. A breve pubblicherò la lista e ve lo dico così, Gianluca Curci e Ricardinho Alves Fernandes, ci siete pure voi.
- Non ho imparato ad accettare la mia cellulite anzi…qui il livello di depressione raggiunge picchi epici
- Ho imparato a non prendere multe per il disco orario, semplicemente perché i parcheggi erano gratuiti e perché sarò uscita 4 volte in tutta la quarantena
- Ho imparato a non ubriacarmi fra le mura domestiche (eccezion fatta per Pasquetta)
- Non ho imparato a non ubriacarmi, in tutti i posti che non siano mura domestiche quindi…sto arrivandooooo
- Ho imparato ad apprezzare ancora di più Giorgio Chiellini. Mi piacciono le persone che si mettono a nudo e che dicono ciò che pensano, anche perché 2 sberle a Felipe Melo gliele avrei date pure io
- Ho imparato chi è il mio politico preferito: vince a mani basse il governatore della Campania Vincenzo De Luca…dai ma quanto spacca? Fa troppo ridere
- Non ho imparato ad usare tik tok. Non l’ho nemmeno scaricato a dire il vero, e sono sopravvissuta lo stesso a questa quarantena
- Ho imparato ad applaudire Giletti all’Arena della domenica sera. Cioè ma lo avete visto con che foga cazzia tutti? Mi fa venire voglia di dare 2 sberle a Felipe Melo
- Ho imparato ad inventarmi giochi online per le mie amiche come se piovessero…ed aggiungo solo tre parole: “Avanti un altro“
- Non ho imparato a fare le telecronache ma mi sono comunque divertita con i i colleghi della “Resto a casa Cup“
- Ho imparato a scaricare i video di instagram e Facebook, per tutte le info contattarmi in direct, grazie
- Ho imparato a rompere le palle per cause nobili, come fare beneficenza, ed ho utilizzato il mio lavoro per riuscirci. E di questo ne sono molto orgogliosa
- Ho imparato a restare in piedi nonostante le brutte notizie, e a rendermi conto che sono più forte di quanto pensassi
- Non ho imparato a mettere le smalto. Niente da fare proprio, che palle però…
- Ho imparato ad usare il sito dell’Inps, è il sito dell’Inps che non ha ancora imparato ad utilizzare il mio iban
- Ho imparato a darmi nuovi possibilità e ad avere un po’ più di pazienza (o almeno spero)
- Non lo so cos’altro ho o non ho imparato ma non potevo finire col quarantasei
Bye bye quarantena, ma “grazie” per essere passata di qui
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