Semplicemente, infinitamente, grazie Gigi Buffon
Sono due giorni che cerco le parole e non le trovo, non ci riesco. Forse domani sarà tutto più chiaro o forse non lo sarà né domani né mai, forse ho bisogno di commuovermi per toccare con mano una commozione che ho dentro e che fatico ad esprimere e per capire cosa sarà di noi senza te.
Più di un buon amico che ho apprezzato per aver sempre detto ciò che gli passava per la testa, più di un amore corrisposto e protetto con le unghie e con i denti, più di una lunga serie di sogni coincisi e meravigliosamente condivisi, più di una lezione di stile e di una sbottata quando la pazienza va a puttane scontrandosi con un destino un po’ troppo beffardo, più delle scuse che ne sono seguite, più di un mondiale che in qualche modo ci ha segnato la vita, più di un’esplosione di colori in uno stadio nuovo, nostro, destinato a diventare teatro di una lunga serie di spettacoli da brividi, più della tua umiltà, più di un rigore parato a Figo, più di un riflesso prodigioso su sua maestà Iniesta, più di un paio di occhi azzurro cielo stampati su chissà quante immagini e sul mio cuore, più di un’emozione tagliente che ha superato di gran lunga le aspettative, che non ha mai illuso, che ha contemplato il giovane talento prima e la maturazione di un uomo divenuto campione e storia e leggenda, più di un abbraccio fra due capitani che non si sono scambiati la fascia ma la corona, più delle lacrime di bambino in quel San Siro devoto ed incredulo in attesa solo di notti estive e magiche, da vivere ancora insieme, più della serenità e dell’umanità di un ragazzo che ci ha sempre creduto, che ha sempre lottato, con noi e per noi, più di quella Coppa del Mondo sollevata sotto il cielo di Berlino…più di tutto e tutti ci sarai tu Gigi Buffon.
Imperfetto, autentico, unico, anzi UN1CO.
Grazie di tutto, portierone, grazie di tutto Gigi Buffon.
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