Seven Up and down: la mia settimana in 7 top e flop
Seven Up and down: la classifica di un visto o vissuto o letto da qualche parte dei sette giorni che mi lascio alle spalle.
Notizie dal web o fatti di vita quotidiana, c’è sempre qualcosa che in un modo o nell’altro mi resta in testa tipo un motivetto da cantare sotto la doccia o il like compulsivo sui social. Ecco allora la mia “Seven Up” (and Down) che sintetizza i fatti più eclatanti di questa settimana.
Seven down, i flop della settimana
- Flop: il fantacalcio. Alla seconda giornata ho preso una rumba che manco se stessi giocando a tennis bendata. E la colpa non è dei ragazzi, poveri ragazzi, o dello spogliatoio che non c’è, la colpa è mia che all’asta ero più impegnata a bere piuttosto che a concentrarmi. AUTO – BOCCIATURA
- Flop: la mia dieta. La settimana del preciclo è una congiura. Io mangerei pure i tavoli preferibilmente con un po’ di salsa rosa. Mannaggia a chi ha inventato il verme solitario, di solitaria non bastavo io? Dire che ho fatto schifo è un eufemismo. Flop, floppissimo. UN DISASTRO ps. chi c’è per l’ape stasera? 😅
- Flop: la maglietta di Champions dell’Inter. O meglio la divisa da riscaldamento. Non che quella della Juve fosse tanto è meglio, ma quell’abbigliamento è degno solo dei miei peggiori lunedì mattina o dello stesso stile dei pigiamoni antisesso con gambe infilate nelle calze antiscivolo. Brrr rabbrividisco. PER ME È NO
- Flop: i social network. O meglio, io che ancora perdo tempo a leggere i social su determinate questioni. Riesco a farmi da sola del male psicologico. Sono idiota. I-DIO-TA
- Flop: Emma Marrone. Come cavolo ha fatto a non portare ai live Roccuzzo? Il #teamroccuzzo da me personalmente fondato si ribella con senso civico e profondo dispiacere. Questa non me la dovevi fare. SENZA GIUSTIFICAZIONI
- Flop: la traduttrice del Processo alla Tappa del Giro d’Italia 2020. Con ogni probabilità ha preso lezioni da mister Brown. The cat is on the table. BENE MA NON BENISSIMO
- Flop: la protesta a Napoli. Se protesta si può chiamare. E su questa cosa non aggiungo altro. NO COMMENT
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Seven Up, i top della settimana
Ma veniamo anche ai top, meglio identificati come freccia in su e faccina che ride.
7. Top: la signora 72enne di Radio Deejay. Un’ascoltatrice a “Deejay Chiama Italia” chiede di poter ritrovare il suo primo amore di una gioventù andata di nome Bruno e come succedeva un tempo ci piazza anche la richiesta musicale: Cuore di Rita Pavone. Accontentata e stereo a palla. LA TENEREZZA
6. Top: I love my work. Sono matta, ho giornate di sole 24 ore, ma ho trovato il coraggio di dire sì ad un nuovo progetto lavorativo sul calcio femminile. Chiamatemi YES WOMAN
5. Top: il ritorno di Alvaro Morata. Io credo fermamente che ci siano giocatori che non sono fenomenali ma che quasi lo diventano quando indossano certe maglie, quando si calano nella parte e vivono a pieno certe situazioni. Tra Alvaro Morata e la Juventus c’è sempre stato un feeling particolare. Tre gol in due partite lo dimostrano. INNAMORATA.
4. Top: gli 80 anni di Pelè e mio padre che parte con la cronaca di tutta la sua gioventù e di quando ha assistito al 50esimo di Pelè allo stadio. BEI TEMPI.
3. Top: Temptation Island. O meglio il fatto che sia finito e che sia pure riuscita a non perdermi il finale. Questo è un top nel top. Ho fatto scorta di autostima per l’inverno, o almeno spero. TV MEMORABILE
2. Top: ho trovato il divano. Esattamente come lo volevo io. Questa è un’impresa, perché se non è un’impresa questa non so cosa sia un’impresa. Il fatto che mi manchi tutto il resto è un dettaglio ovviamente. POSSO FARCELA.
1. Top: Kylian Mbappé. La scorsa settimana dopo un gol segnato in Ligue 1 l’attaccante francese si è tolto la maglietta ed ha mostrato un messaggio speciale per una persona speciale: “Courage Lucas, je sui avec toi”, “Coraggio Luca sono con te“. Luca è un bambino di 8 anni grande fan di Mbappè che ha combattuto a lungo con una malattia più grande di lui.
“È con grande emozione che vi informo che Lucas è ora fra le stelle. In questo momento è molto difficile per me riuscire a trovare le parole, ma lo devo fare per rendere omaggio a un ragazzino pieno d’amore, di simpatia e, soprattutto, di coraggio, che mi ha insegnato tantissimo e con il quale avevo instaurato un legame forte. Cercherò di renderti orgoglioso, perché sei tu il vero eroe“.
“Sei tu che meriti questi elogi per aver combattuto la tua malattia per più di dieci mesi, senza mai lamentarti una volta. Sono estremamente orgoglioso di aver avuto la possibilità di essere tuo amico fino all’ultimo dei tuoi respiri e credimi che lo sarò per sempre. Ti voglio bene. Kylian“.
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