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Il giorno dei giorni è…malinconico! Buon Mondiale a tutti

Eh si, ci siamo. Aspettiamo questo giorno da 4 lunghissimi anni che sembrano non passare mai, e poi, un battito di ciglia e voilà, tutto pronto. Per un mese non si parlerà d’altro se non di Russia 2018, i Mondiali di calcio che dal 14 giugno al 15 luglio vedranno 32 squadre darsi battaglia per potersi ritrovare con le braccia al cielo e quella coppa stretta stretta fra le mani, ammirandola come un oracolo, come un quadro che prende colore, come un sogno che diventa realtà.
La nostra attesa, però, è stata vana: per noi italiani è già tutto finito ancor prima di iniziare, per noi che sto benedetto calcio lo viviamo ancor più intensamente di una strafiga abbordata in discoteca che ci sta (uomini) o della goduria di una fetta di pane e nutella al 2° giorno di ciclo (donne), per noi che “toccatemi tutto ma non il calcio”, per noi che “ssssssh c’è la partita”, per noi che “domenica si va allo stadio e tanti cari saluti”, per noi che la maglietta della nostra squadra ce l’abbiamo tatuata addosso, per noi che l’esultanza del nostro bomber del cuore la facciamo pure quando evitiamo etilometro e carramba dopo una notte di bagordi, ecco che, d’un tratto, si materializza quell’idea di estate senza Italia, e farci i conti non equivale nemmeno lontanamente ad un’equazione di 82esimo grado, farci i conti è semplicissimo e tremendamente doloroso. Zero, zero assoluto, noi non ci siamo, noi restiamo alla finestra, noi proveremo a consolarci fingendo che non ci interessi, che abbiamo altro da fare, che un mese vola, che non fa caldo, che la politica ci affascini di più, che gli elefanti volano e bla bla bla, ma in qualunque momento passeremo davanti alla tv, grazie anche ad una rigorosa programmazione Mediaset che trasmetterà match o trasmissioni inerenti per 27 ore giornaliere (mi chiedo per quale cavolo di motivo in tutte le altre edizioni con Italia presente dovevamo sorbirci le entusiasmanti telecronache Rai o aprire un mutuo con Sky per goderci un po’ di Coppa del Mondo, in fondo sono passati appena 4 anni mica stiamo parlando del 15-18) sbirceremo ed un filo di malinconia arriverà dritta dritta nei nostri occhi. Dai, non facciamo i fighi va, che sarà durissima. Però c’è una cosa che ci insegnano fin da bambini, ed è quella di saper prendere tutto con il sorriso. Non dico che sarà un gioco da ragazzi ma, proviamoci. Sorridiamo a questo “dramma sportivo” e proviamo a credere che ci rialzeremo, che torneremo più forti, che ci prenderemo la nostra rivincita. Che non è certo quella di vincere il 5° mondiale, abbiate pazienza che le cose belle richiedono tempo, la nostra prima rivincita sarà quella di ritrovarci lì, mano nella mano, sconosciuti ma fratelli, con l’odore di pizza attorno ed il suono di un mandolino in sottofondo, dimostrando, però, che siamo molto di più: siamo italiani, armiamoci del nostro inimitabile sorriso e stendiamoli tutti, impariamo da questa lezione perché, in realtà, siamo già pronti, siamo già in piedi, occhi negli occhi, testa alta e cuore in mano.
Nonostante tutto: “…siam pronti alla morte, l’Italia chiamò!”

 Ore 17 Russia – Arabia Saudita. 

Ci siamo per davvero. 

Buon Mondiale a tutti!

Today is the day: forza azzurre, l’Italia è con voi

Il giorno dei giorni cantava Ligabue, il giorno dei giorni per le ragazze di Milena Bertolini è proprio questo.
Italia – Portogallo vale tanto, tantissimo, vale un pass per i mondiali di Francia 2019 (con una giornata di anticipo perché altrimenti il discorso si rimanderebbe al 4 settembre in Belgio – Italia) a vent’anni dall’ultima partecipazione azzurra, vale tre punti d’oro, vale la settima (sì settima) vittoria consecutiva di questo percorso bellissimo, vale l’ennesimo tassello su un movimento che finalmente anche nel nostro paese sta crescendo, vale un tricolore che vuole sventolare in alto, vale un orgoglio di donna per dimostrare che “Non solo ci siamo anche noi” ma “Cazzo se ci siamo anche noi!”, vale un mix di emozioni che, come sempre, prende forma al momento giusto e rende tutto più chiaro. O tutto più azzurro, dipende, dai punti di vista. Non vale un “senso di rivalsa” contro la non partecipazione dei maschietti a questa rassegna mondiale. Non scherziamo dai, lo sport è fatto di momenti e di insiemi, le dimostrazioni verso gli scettici e gli imbecilli sono una cosa, ma chi ama lo sport tanto quanto lo amiamo noi, sa esattamente cosa si prova, lo sport è fatto di momenti, insieme per rialzarsi, insieme per vincere. Punto.
Ore 20.45, allo Stadio Artemio Franchi di Firenze, il fischio d’inizio lancerà verso novanta minuti che non vi chiedo di guardare, non ve lo consiglio nemmeno, ve lo auguro. Forse potreste capire. Ma non come fa la Rai che in un venerdì qualunque di giugno, quello dove i palinsesti sono zeppi di programmi imperdibili, affida il tutto a Rai Sport, della serie “Ok ma non troppo” perdendo ancora una volta la chance di dimostrarsi coraggiosa e superiore (tienitela pure stretta la tua mediocrità, tranquilla), vi auguro di capire come quelli che si immedesimano, che ci credono, che sognano e che lottano,  fianco a fianco.
Noi con voi, voi con noi, è il “nostro” motto giusto?
E allora…”Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò”.
Presenti.